Da Bardineto a Calizzano: nel verde delle valli savonesi

A due passi dal mare, dalle spiagge affollate d’estate, esiste un’oasi di tranquillità tutta da scoprire. È il territorio che fa da corona al colle del Melogno, nell’entroterra della riviera savonese di ponente.

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Strada del melogno e Bardineto

Lasciando l’autostrada A10 al casello di Finale Ligure prendi la strada provinciale 459 del Melogno. In pochi chilometri cambia il paesaggio e in venti minuti si arriva a Bardineto. Attorno al paese si trova un labirinto ipogeo con il “Buranco di Bardineto”, la più vasta grotta della Val Bormida, a cinque minuti a piedi dalla strada: due chilometri di cunicoli e gallerie articolati su più piani sopra un torrente sotterraneo.

Il borgo e l’altipiano

Bardineto si erge su un altipiano boschivo formato da pini, abeti, faggi e betulle. Prima di ripartire vale la pena visitare la parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, in stile barocco piemontese; ma soprattutto la chiesa di San Nicolò in stile romanico, con affreschi del Quattrocento. A due passi da qui si levano i resti dell'antico “castrum” longobardo e il castello feudale della famiglia Del Carretto. Se capiti a metà settembre, ti immergerai nel clima della festa del “Fungo d'oro

Verso Calizzano

Risali in auto e procedi lungo la strada provinciale 52 che attraversa la foresta della Barbottina. A Calizzano troverai negozi che vendono i funghi porcini locali oppure macellerie con allevamenti propri con ottime carni e salumi. Quattro le fontane – tutte considerate benefiche per la salute - che spiegano per quale ragione Calizzano sia associata all’acqua: la fontana “Da Mora”, la fontana “Da Madunena“, la fontana dei “Bricten”, considerata la fontana più antica e classica dagli abitanti della frazione Caragna. Infine la famosa fontana “Cruvoyra”. Tra le attrattive sono anche gli antichi forti napoleonici e il bosco delle Streghe, con i suoi spazi attrezzati.

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