9 luoghi da non perdere ad Halloween in Liguria

1. Hotel Angst a Bordighera (IM)
Sull’antica via romana di Bordighera, a fine ‘800 sorgevano molti lussuosi hotel che ospitavano i turisti facoltosi provenienti nel ponente ligure da tutta Europa. Uno di questi è l’Hotel Angst, imponente edificio costruito da Adolf Angst un imprenditore svizzero, che voleva sfruttare il richiamo turistico del borgo ligure, sui ricchi turisti stranieri. Unico ostacolo al progetto era la casa della vecchia signora Ghella, che sorgeva sul luogo e che lei non voleva assolutamente cedere. Una notte quella casa andò misteriosamente a fuoco: anche la proprietaria morì nell’incendio, ne rimase solo un vecchio specchio. L’hotel venne costruito, imponente e favoloso, ma i visitatori ben presto cominciarono a lamentarsi di strani rumori e lo stesso Angst disse di aver veduto il fantasma di Ghella uscire dallo specchio. L’hotel chiuse definitivamente nel 1917 e dopo essere stato convertito in ospedale militare va in rovina. Ma molti sono sicuri che il fantascma di Ghella si aggiri ancora nelle sue stanze…
Immagini tratte da https://www.bordighera.it

2. Bussana Vecchia
Fu un terribile terremoto a distruggere il borgo di Bussana il 23 febbraio 1887.
Il paese venne costruito qualche chilometro più a valle e da allora il borgo in rovina viene chiamato “Bussana vecchia”. Le vecchie rovine vennero occupate negli anni ’50 e ’60 da artisti che crearono una comunità e ora vi si respira un’aria libera e caratteristica. Ma nel paese qualcuno, ancora oggi, sente strani rumori e la mattina presto vede aggirarsi figure, in particolare nei pressi della vecchia chiesa senza soffitto. Il giorno del terremoto era il mercoledì delle ceneri e la mattina presto molta della popolazione si trovava in chiesa per seguire la messa. Il tetto crollò sulle loro teste seppellendo decine di persone.

Triora
Il borgo di Triora, nella misteriosa e antica Valle Argentina, è famoso per il processo che subirono alcune donne tra il 1587 e il 1589 per fatti di stregoneria. Forse si trattò di antichi riti pagani o di pratiche medicina popolare che sopravvivono tuttora, ma l’irrazionalità collettiva portò alcune ragazze ad essere accusate di malefici, pestilenze, furti di bestiame e rapimenti di bambini, creando il più importante processo per stregoneria del XVI secolo. Molte delle imputate confessarono sotto tortura e vennero incarcerate, alcune morirono. Gli atti del processo e i documenti storici sono conservati nel Museo di Triora Etnografico e della Stregoneria.
Oggi Triora è antico borgo medievale incluso nel circuito dei “borghi più belli d’Italia”, ma conserva ancora un’atmosfera cupa e spaventosa, soprattutto nella zona denominata “Cabotina”, luogo in cui le streghe si riunivano nei loro sabba demonaci…

Triora
4. Genova, fantasmi nei vicoli
Tra i molti fantasmi del centro storico di Genova, c’è una signora anziana che si aggirerebbe nei pressi di Porta Soprana, vicino alla Casa di Colombo. Questa signora, molto gentilmente, chiede ai passanti indicazioni per raggiungere casa sua in Vico dei Librai. Ma quel vicolo non esiste più da anni e venne demolito con tutta la zona di Madre di Dio.
Un altro spettro dei vicoli sarebbe il bimbo che compare in via Luccoli e sorride ai passanti: sarebbe l’anima di una vittima di un antico rito sacrificale.

I vicoli di Genova
Ca’ delle anime, Voltri (GE)
C’è un edificio infestato da fantasmi lungo il passo dei Giovi, sopra Voltri: è la “Casa delle anime”. Si tratta di una vecchia locanda in cui avvennero alcuni terribili assassini. I locandieri erano infatti degli efferati briganti, che segregavano i loro ospiti in una stanzetta in cui arrivavano con un passaggio segreto assalendoli nel sonno, derubandoli e spesso uccidendoli. I loro cadaveri venivano poi nascosti in fosse comuni. Qualcuno alla fine li denunciò e una volta scoperti, furono processati e condannati a morte. Nessuno vi abitò più per anni, fino a quando, nella seconda guerra mondiale, vi arrivò una famiglia di sfollati. Ma la loro permanenza nella casa non fu tranquilla: rumori insoliti li disturbavano la notte, gemiti e urla risuonavano nel silenzio della notte, come quando bussò una fanciulla vestita di bianco che cercava il suo fidanzato e poi sparì nel nulla lasciando soltanto un forte profumo di rosa.

6. Monastero di Valle Christi, Rapallo
L’antico monastero in rovina con accanto un antica chiesa gotica situato tra Rapallo e Ruta di Camogli all’inizio del XIII secolo era abitato da monache Cistercensi. Chiuso nel 1568, su decreto del Concilio di Trento venne abbandonato fino ad essere dichiarato patrimonio nazionale. Una leggenda racconta che una monaca si fosse innamorata di un pastore e che concepita con lui una bambina, pagò a caro prezzo l’aver violato il suo voto di castità, venendo murata viva in una cella del monastero insieme alla figlia. Ancora oggi nella zona si sentono i loro lamenti…

Valle Christi Rapallo
7. Villa Durazzo-Pallavicini, Pegli (GE)
Nella bellissima villa fatta costruire da Ignazio Alessandro Pallavicini, nipote della marchesa Clelia Durazzo a Genova Pegli tra il 1840 e il 1846, con un incantevole giardino, piante esotiche e un laghetto con le ninfee, ci sarebbe lo spettro di una donna bruna vestita in bianco che fluttuerebbe leggera sul ponticello cinese nei pressi del tempietto dedicato alla dea Diana.

Villa Durazzo-Pallavicini
8. Casa del violino a Scogna Sottana (SP)
In provincia di La Spezia, a Scogna Sottana, abitava un giovane violinista che i vicini amavano per le sue melodie. Un giorno però il ragazzo scomparve nel nulla. Il suo violino venne trovato accuratamente riposto nella sua teca.
Quando la casa, disabitata da anni, venne occupata da alcuni pellegrini, questi rimasero atterriti da strani eventi, luci che si accendevano da sole, rumori agghiaccianti e, più di tutti, il suono di un violino durante la notte. C’è chi dice di aver visto il violino uscire dalla teca e venite suonato da un maestro invisibile…
9. Castello di Lerici
Nel castello di Lerici, che ospitò la scrittrice inglese Mary Shelley, autrice di “Frankenstein”, ci sarebbe lo spettro di un bambino che sposta le cose e corre nelle sale della fortezza. Esisterebbe anche una immagine fotografica che lo ritrae giocare nel castello…