Da Imperia al confine occidentale, a Sanremo e Ventimiglia, c’è da scoprire un angolo di Liguria affascinante, amato da scrittori e pittori. Monet dipinse oltre 50 tele a Bordighera, incantato dai paesaggi, dagli ulivi e dal mare. Una terra che ospita ville spettacolari, giardini storici, fortezze segrete. Il nostro itinerario comincia a Imperia, con Villa Grock, fatta costruire negli anni ‘20 da Adrien Wettach, il clown svizzero famoso con il nome d’arte di ‘Grock’, che rievoca il mondo del circo, la mitologia e l’esoterismo, ed è circondata da un grande parco. Altra chicca a Imperia è Villa Faravelli, sede del MACI, il Museo di Arte Contemporanea di Imperia. A nord la chiesa-fortezza di Cipressa e il Castello dei Clavesana che domina dall’alto Cervo, uno dei borghi più belli d’Italia. Tornando a sud, appena alle spalle del mare, a Costarainera, il rinato Parco del Novaro, un’oasi di benessere naturale. Poi ci si sposta a Sanremo, che nasconde gioielli d’arte. Come Villa Ormond, di fine ‘800, immersa in uno spettacolare giardino ‘a stanze’ (giardino all’italiana, giapponese…) o il monumentale Palazzo Nota, neoclassico, oggi sede del Museo Civico. Mentre nella vicina Bordighera da scoprire è Villa Clarence Bicknell, dal nome del naturalista e botanico inglese vissuto qui. Nel clima dolcissimo di questa zona le specie esotiche hanno trovato un habitat ideale: al Giardino Esotico Pallanca di Bordighera e negli spettacolari Giardini Botanici Hanbury della Mortola, a Ventimiglia, creati nella seconda metà dell’800. Accanto alle ville e ai giardini, immancabili le fortezze e i castelli. Proprio a Ventimiglia, il Forte dell’Annunziata, a picco sul mare, è sede del Museo Archeologico. Lasciando il litorale per salire ai 600 metri di Apricale, altro ‘borgo più bello d’Italia’, ecco il Castello della Lucertola. Nel vicino borgo di Perinaldo una curiosità fra gusto e storia: il carciofo violetto, che cresce solo qui, sarebbe stato portato dalla Provenza da Napoleone ai tempi della Campagna d’Italia del 1796. Senza barba, senza spine, è una rarità, non a caso presidio Slow Food.