Le streghe di Triora
Filtri magici. Erbe malefiche. Pozioni, unguenti. A Triora esiste ancora oggi chi si cura con saperi antichi, fatti di parole segrete, ricette misteriose e riti tramandati da generazioni. Sono le “bagiue”: così si chiamano le streghe a Triora.
Ma più che a vecchie megere con scopa e bacchetta magica, dobbiamo pensare a guaritrici e donne esperte di erbe e rimedi popolari, una conoscenza antica che si trovò, a Triora come in altre regioni d’Italia e del mondo, in conflitto con il potere e la repressione della Controriforma.
Vale la pena perdersi tra i vicoli e tra i misteri dei luoghi evocati in quella tragica storia di fine ‘500, come la “Cabotina”, la casa delle streghe, o il “Lagudegnu” dove si riunivano i sabba, località capaci di far correre, ancora oggi, un brivido lungo la schiena…
Il Museo della Stregoneria custodisce documenti, cimeli e testimonianze. È aperto dal 1° ottobre al 31 marzo, tutti i giorni dalle 14.30 alle 18. Sabato, domenica e festivi anche al mattino dalle 10.30 alle 12. Per informazioni: tel. 0184.94477 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sai davvero tutto sulla magia? Scoprilo scaricando il depliant sulle streghe del Parco delle Alpi Liguri: giochi, curiosità, informazioni per grandi e piccoli!
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EVENTI 26-27 OTTOBRE
Nel weekend del Parco Alpi Liguri (Comuni di Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pigna, Rezzo, Rocchetta Nervina, Triora) immancabili il foliage e i sapori dell’autunno:
DOMENICA 27 OTTOBRE
Rocchetta Nervina - Castagnata
Sapori d’autunno a Colle Melosa
Il cammino del silenzio, nei colori del Gerbonte
ALTROVE SULLE ALPI LIGURI
Lo sapevi che...
La storia vera delle streghe di Triora risale alla fine del 1500, esattamente tra il 1587 e il 1589 quando alcune donne vennero accusate di essere le streghe artefici di pestilenze e carestie. Documenti, cimeli e testimonianze sono conservati a Triora nel Museo della Stregoneria.
Conosci il Parco delle Alpi Liguri
Al confine con la Francia, il Parco delle Alpi Liguri è l’area protetta più a occidente della Liguria. Sono le Alpi del mare, i monti più alti della Liguria: Saccarello, Frontè e Monega. Ampie praterie, splendidi panorami e straordinari crinali tinteggiano i Monti Gerbonte e Toraggio-Pietravecchia che ospitano diversi habitat naturali.
Attraverso sentieri e strade secondarie ci si sposta da una valle all’altra del Parco utilizzando antichi percorsi oggi ripristinati che offrono magnifici panorami a 360° sulle Alpi Liguri e il mare e raggiungono grotte, boschi, laghetti e cascate. Polmoni verdi dove passeggiare e immergersi nella natura, come nella Foresta Demaniale Testa d'Alpe e nella valle del torrente Barbaira, oppure visitare borghi ricchi di storia, come Rocchetta Nervina, Pigna, Rezzo, Realdo e Triora, il famoso paese delle streghe.
Il Centro di Educazione Ambientale (CEA) del Parco Alpi Liguri organizza laboratori, lezioni e uscite sul campo: parconaturalealpiliguri.it/catalogo-offerte-didattiche.
Moltissimi gli itinerari per chi ama il trekking e la montagna: www.parks.it/parco.alpi.liguri
Contatti
Parco Alpi Liguri
Via Roma 11 – 18026 Rezzo (IM)
Tel. 0183 753384
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I volti segreti della montagna
Come tutte le grandi montagne, le Alpi liguri hanno molti volti, molte facce. Quella della natura: boschi, prati e pascoli dalla bellezza nitida e fragile. Quella del paesaggio, sapiente equilibrio tra natura e opera dell’uomo.
Ma tutto da scoprire è un altro volto della montagna, quello dell’arte: secoli di storia hanno lasciato sui nostri monti testimonianze importanti, dai reperti preistorici ai muretti a secco, dalle architetture delle chiese medievali e barocche a quelle dei ponti in pietra, ai bunker delle fortificazioni di frontiera.
Tra le opere più belle ci sono portali scolpiti, dipinti e cicli di affreschi, un immaginario potente almeno quanto il cinema di oggi.
Gli autori della maggior parte di queste opere sono sconosciuti, come gli scalpellini di Cènova (XIV-XV secolo), visibili nel sito museale nel comune di Rezzo, oppure sono noti, come l‘arte di Giovanni Canavesio (XV secolo), che operò nella Chiesa di San Bernardino di Triora e nel maestoso polittico della Parrocchiale di Pigna.
Lo sapevi che...
Gli interni della Chiesa di San Bernardo a Pigna sono stati affrescati dal Canavesio nel 1482 e, come quelli di Notre Dame des Fontaines a La Brigue, rappresentano il Giudizio Universale e le scene della Passione di Cristo.