Il Tartufo
Profumo inebriante, sapore autentico, estasi per papille sopraffini. I boschi del Parco di Bric Tana, tra le loro cortecce, custodiscono un antico tesoro nascosto da tempi immemori. Il tartufo, bianco o nero, è il re incontrastato di una gastronomia locale che non conosce rivali. Questo fungo pregiato, che si raccoglie da settembre a Natale, in un pittoresco quadro di colori, rivela la ricchezza di un incantevole territorio, tutto da scoprire partendo dai piaceri della buona tavola.
La qualità del terreno, il clima e gli alberi sotto i quali si nascondono questi pregevoli funghi, conferiscono un sapore e un’intensità particolari, determinandone un’eccellente varietà gastronomica. Quello bianco più pregiato, deve essere consumato rigorosamente crudo: ottimo sulle tagliatelle al burro fuso, favoloso sulla fonduta, straordinario sull’uovo al tegamino, per non dimenticare l’abbinamento ai risotti.
E allora lasciatevi sedurre e conquistare da questo tesoro, basta entrare in qualsiasi ristorante della zona oppure partecipare alla Festa Nazionale del Tartufo di Millesimo, ogni settimana di settembre.
Se è un’esperienza unica che cercate, provate anche a dormire allo Scau: un'originalissima casetta di pietra circondata dal bosco. Per informazioni: loscaubnb.com
Dopo averlo assaggiato, divertiti con il tartufo scaricando il depliant sul tesoro del Parco di Bric Tana: giochi, curiosità, informazioni per grandi e piccoli!
Lo sapevi che...
In Liguria si possono trovare diverse specie di tartufi: dal tartufo bianco (Tuber Magnatum) al tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum), dallo “scorzone” (Tuber Aestivum) all’invernale (Tuber Brumale).
Conosci il Parco naturale regionale di Bric Tana
Alte guglie di calcare che si ergono sul fiume Bormida e cavità carsiche dove l’acqua corre sottoterra: il Parco di Bric Tana in Val Bormida, nel comune di Millesimo, è uno dei più piccoli della Liguria, uno scrigno ancora inesplorato, ricco di tesori che attendono, pazienti, di essere svelati.
Aree coltivate e calanche: un paesaggio suggestivo per l'alternanza del verde e del grigio, misto alle colline di castagneti e boschi di piante antichissime. L'area protetta del Bric Tana e della Valle dei Tre Re, infatti, è interessata da fenomeni carsici unici in provincia di Savona, caratteristici per lo sviluppo delle cavità sotterranee e di particolari terreni geologici, come le Dolomie di San Pietro dei Monti.
I segni dell’uomo, incisioni rupestri, menhir e testimonianze archeologiche, affondano nel passato come nel verde del bosco. Percorrendo la rete di sentieri naturalistici del parco si scoprono le incisioni rupestri di Biestro, i massi delle croci sulla dorsale del Bric della Costa, il masso altare di località Colla, i menhir di Millesimo, il sito archeologico dell’Età del bronzo del Bric Tana.
Contatti
Parco Naturale Regionale di Bric Tana
Piazza Italia, 2 - 17017 Millesimo (SV)
Tel. 019/564007 - 5600044
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Continua a scoprire i tesori del Parco...
Il signore della notte
Cala la notte. Il buio è fitto nel bosco. Ma qualcuno ci osserva, nascosto. È lui, il pipistrello.
Il Parco di Bric Tana in Val Bormida, ricco di valli carsiche, cavità, grotte e inghiottitoi è il regno di questo straordinario mammifero che sconta una fama terribile, ma in realtà è un simpatico e tranquillo abitante dell’oscurità.
Non è vero che i pipistrelli si attaccano ai capelli e che succhiano il sangue: sono piccoli e timidi mammiferi dotati di "mani alate" (da cui il nome Chirotteri), che attendono l'oscurità per cibarsi di insetti. Per comunicare e “vedere” nel buio emettono ultrasuoni che captano con le loro grandi orecchie. La notte, che per l'uomo è un mistero silenzioso, è per loro un paesaggio di suoni: i pipistrelli hanno installato un vero e proprio radar per orientarsi al buio.
Per studiarli, i ricercatori usano bat-boxes installate nei boschi e speciali bat-detector, strumenti per ascoltare gli ultrasuoni e riconoscere le diverse specie.
Il Parco di Bric Tana ospita 10 diverse specie di pipistrelli.
Lo sapevi che...
Le femmine dei pipistrelli partoriscono nella prima metà di giugno e i piccoli, una volta cresciuti, torneranno negli stessi luoghi per riprodursi. Per questo è importante conservare e non distruggere questi habitat.